mercoledì 16 luglio 2008

I risultati degli accertamenti ispettivi dell’ISVAP eseguiti nel 2007sugli Intermediari



Intermediari
I risultati degli accertamenti ispettivi dell’ISVAP eseguiti nel 2007sugli Intermediari
04/07/2008

Gli accertamenti hanno avuto, principalmente, ad oggetto il rispetto delle disposizioni legali e regolamentari relative al corretto operare degli intermediari.

Le tematiche di maggior interesse per l’Autorità hanno riguardato:
- modalità d’incasso dei premi;
- obbligo di separazione patrimoniale;
- valutazioni di adeguatezza dei contratti offerti;
- iscrizione al Registro (R.U.I.) di tutti i collaboratori che operano al di fuori dei locali dell’intermediario.

Gli accertamenti hanno evidenziato, nel complesso, il sostanziale rispetto della normativa, ad eccezione di alcuni aspetti, riconducibili essenzialmente alle modalità d’incasso dei premi ed alla separazione patrimoniale che, di seguito, si segnalano:
- presenza, nel conto separato, anche di operazioni non riconducibili ai premi versati o al pagamento di somme destinate ai risarcimenti. E ciò ancorché queste fossero relative all’attività di gestione dell’agenzia e per un importo complessivamente inferiore all’ammontare delle provvigioni già maturate dall’intermediario;
- accettazione, in casi sporadici, di assegni rilasciati dai contraenti mancanti della clausola di non trasferibilità, ovvero il versamento di premi nel conto separato, oltre i cinque giorni successivi a quello in cui erano stati ricevuti;
- versamento, nel conto separato, dei premi incassati in contanti dall’intermediario o dai suoi collaboratori, al netto delle provvigioni loro spettanti.

Un’altra tematica, anch’essa riferibile al rispetto delle disposizioni legali e regolamentari relative al corretto operare degli intermediari, ha riguardato l’assolvimento dell’obbligo, in vigore a partire dal 28 febbraio 2008, per tutti coloro che esercitano l’attività d’intermediazione assicurativa e riassicurativa, d’iscriversi ad una delle sezioni del RUI.

Le dodici verifiche ispettive sull’argomento, effettuate presso soggetti non iscritti al RUI, hanno riguardato le effettive modalità d’esercizio di attività che potevano essere qualificate in concreto come intermediazione assicurativa.

In alcuni casi si trattava di una prestazione di servizi limitata alla ricerca telematica ed alla comparazione di preventivi r.c.auto, che aveva quindi ad oggetto non tanto un’attività di collaborazione ed assistenza al cliente per la determinazione del contenuto di un contratto di assicurazione, bensì una mera ricerca di mercato operata via internet; ricerca per la quale sono richiesti elementari capacità di utilizzo dello strumento informatico, finalizzato all’acquisizione di preventivi non negoziabili.
Tra gli altri profili di criticità rilevati nei casi di accertamenti che hanno riguardato la correttezza dell’assunzione dei contratti e delle informazioni fornite nella pubblicità dei prodotti assicurativi, si segnalano:

- permanenza d’irregolarità nell’attività assuntiva dei contratti r.c. auto riconducibili, essenzialmente, alla carente documentazione utile per l’assegnazione delle classi di bonus/malus;

- pubblicità per un prodotto unit linked, offerto da una compagnia abilitata ad operare in Italia in regime di libera prestazione di servizi, secondo modalità non rispondenti ai principi di correttezza e trasparenza dell’informazione, per la quale l’Autorità aveva già vietato diffusione dell’annuncio pubblicitario in questione.

Infine, uno dei tre accertamenti eseguiti presso intermediari iscritti alla sezione B del RUI, al fine di verificare il ruolo da questi svolto nella contraffazione di polizze fideiussorie, ha portato alla denuncia presso la competente Procura della Repubblica.

Fonte: tratto dalla Relazione ISVAP per il 2007.

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