sabato 15 gennaio 2011

La Rc auto fa il tagliando




Parlamento, governo, Isvap e Ania al lavoro sulle modifiche della normativa di settore, per combattere le frodi e abbassare i prezzi delle polizze. Ecco tutte le novità in arrivo, dal bonus malus agli 007 anti-truffe
di Luisa Leone

Promette di essere l'anno della rivoluzione Rc auto, quello appena iniziato. Parlamento, governo, controllore e controllati del settore assicurativo sono tutti al lavoro per introdurre nel comparto innovazioni e modifiche in grado di calmierare i prezzi e rimettere nello stesso tempo in equilibrio i conti delle compagnie assicurative.

Da anni i consumatori lamentano una corsa senza freni dei prezzi del ramo Rc auto, confermati dai dati di raffronto con i principali Paesi europei, rispetto ai quali i costi sostenuti dagli automobilisti italiani sono ben più elevati. Addirittura il doppio nel confronto con un Paese per tanti versi simile all'Italia, come la Francia. Dal canto loro le compagnie assicurative rimangono sulla difensiva, ammettendo costi più elevati, ma imputandoli all'abnorme sinistrosità registrata in Italia, dove gli incidenti risultano circa il doppio che oltralpe. Insomma, per poter alleggerire il costo delle polizze sembra indispensabile un intervento sulla regolamentazione del comparto Rc auto.

Tante le iniziative in atto per raggiungere l'obiettivo comune. I primi a muoversi in questa direzione sono stati i parlamentari della commissione Finanze della Camera, dove da mesi è allo studio un disegno di legge per l'introduzione di uno sceriffo anti-truffe: l'Agenzia Antifrode. A fine dicembre anche l'istituto di vigilanza sul settore assicurativo, l'Isvap, ha deciso di scendere in campo, presentando al governo un pacchetto di misure che promette riduzioni tra il 15 e il 18% dei prezzi delle polizze.

Un appello accolto dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, che si è subito attivato per un intervento di tipo legislativo. Solo lo scorso giovedì 13 gennaio, Romani ha incontrato i membri della commissione Finanze per avere delucidazioni sul disegno di legge sull'Antifrode, nel quale potrebbero essere inserite anche alcune proposte avanzate dall'Isvap.

Ma cosa bolle in pentola? Come sarebbe la nuova Rc auto se tutti questi provvedimenti fossero davvero approvati entro la prossima primavera, come hanno auspicato il ministro e gli altri attori in scena?

Innanzitutto va registrato il significativo taglio dei prezzi che un'azione combinata su più fronti potrebbe portare. Una sforbiciata del 15-18%, secondo l'Istituto di vigilanza guidato dal presidente Giancarlo Giannini, che si otterrebbe grazie a una serie di modifiche che vanno da un intervento sulla tabellazione relativa alle invalidità, a un ripristino dell'esclusività dell'indennizzo diretto.

Non solo, la nuova Rc auto potrebbe vedere scomparire, o profondamente rinnovare, il meccanismo del bonus malus. Secondo l'Isvap, che ha avviato un tavolo tecnico con l'Ania per discutere del problema, l'attuale sistema di funzionamento porta a una crescente concentrazione degli assicurati nelle prime tre classi di merito, con inevitabile penalizzazione per gli autisti virtuosi.

Perciò il primo punto sul quale Isvap e Ania sembrano concordare è una revisione delle classi di merito, la cui rivisitazione potrebbe costituire dunque un'altra novità del ramo Rc auto che verrà.

Ma cambiamenti sono in vista anche per quanto riguarda i contrassegni da esporre sulle autovetture come attestazione che il veicolo è coperto da assicurazione. Bene, proprio su questi tagliandi si sarebbe concentrata negli ultimi tempi un'intensa attività di contraffazione, per combattere la quale sia l'Isvap che i parlamentari della commissione Finanze hanno proposto la loro dematerializzazione. Tra le ipotesi la sostituzione dei tagliandi cartacei con sistemi Rfid, ovvero dei piccoli microchip attivabili da un lettore.

Non solo, secondo quanto previsto dal disegno di legge sull'Antifrode, per scoraggiare il pericoloso fenomeno dell'evasione dell'Rc auto (oggi sarebbero circa 3 milioni le auto senza copertura assicurativa) il ministero dell'Interno stilerà annualmente un elenco dei possessori di veicoli non assicurati, e invierà loro delle lettere di avvertimento, tentando così di scoraggiare il fenomeno.

Ma la novità più radicale si annuncia essere l'Agenzia Antifrode: una task force di esperti con poteri di polizia giudiziaria, in grado di coordinare tutte le informazioni derivanti dalle banche dati del settore e svolgere compiti investigativi, per portare alla luce eventuali truffe. Ma perché l'Agenzia possa essere veramente efficace, la sua istituzione dovrà essere accompagnata da altri provvedimenti, tra cui la procedibilità d'ufficio, e non più a querela di parte, per le truffe ai danni delle assicurazioni. Ma soprattutto il blocco dei rimborsi per i sinistri in odore di frode, uno dei cambiamenti più significativi per tutta la normativa, richiesto da tempo dalle compagnie assicurative. Basterà questo fuoco di fila di novità a scoraggiare i furbetti dell'Rc?

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